Emergenza caldo, accolte le istanze di Uil, Uila e FenealUil nella nuova ordinanza

“A seguito delle nostre sollecitazioni, l’ordinanza per vietare il lavoro agricolo ed edilizio nelle ore più calde durante i mesi estivi, a tutela di chi lavora in condizioni climatiche estreme rischiando la salute e, in alcuni casi, addirittura anche la vita, verrà riproposta anche nel 2025. Stamattina si è tenuta una riunione con la Regione Puglia, durante la quale si è condiviso il testo del provvedimento. Un’ordinanza sicuramente migliorativa rispetto alla precedente, in quanto state accolte le nostre proposte che hanno ampliato la platea dei fruitori della disposizione, che ora comprenderà, oltre all’attività florovivaistica e quella svolta all’aperto nei cantieri edili (mansioni già tutelate lo scorso anno), sia le attività agricole e forestali svolte all’aperto (in particolare la raccolta manuale o meccanizzata di frutta, ortaggi, prodotti stagionali e le lavorazioni in campo e movimentazione merci, attività caratterizzate da elevato impegno fisico e assenza di copertura ombreggiante) sia, per quanto riguarda il settore edile, i cantieri mobili, con particolare riferimento ai cantieri stradali”.
Lo dichiarano il segretario generale della Uil Puglia Gianni Ricci, il segretario generale della Uila Puglia Pietro Buongiorno e il segretario generale della Feneal Uil Puglia Saverio Loiudice, che unitariamente, giorni fa, avevano chiesto ufficialmente alla Presidenza della Regione Puglia di anticipare l’emissione di una nuova ordinanza.
“Un ottimo risultato che dimostra come l’interazione costante tra istituzioni e parti sociali può davvero portare a misure concrete nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori, soprattutto su temi di fondamentale importanza per il territorio come la sicurezza nei luoghi di lavoro. Ringraziamo la Regione Puglia per la celerità della risposta alla nostra richiesta, ma riteniamo che tale percorso di condivisione delle priorità e delle azioni da mettere in campo debba essere strutturale e non applicato solo per le emergenze. I dati relativi al primo trimestre del 2025, infatti, testimoniano ancora una drammatica crescita del numero di morti sul lavoro in Italia (+9,9% rispetto al 2024), con la Puglia che continua a occupare la “zona rossa” per incidenza degli infortuni. Ecco perché riteniamo che non sia più prorogabile la costituzione dell’Osservatorio permanente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro”.
Infine, i segretari di Uil, Uila e Feneal Uil chiedono alla Regione “di far entrare in vigore in tempi rapidi l’ordinanza e di attenzionare e coordinare in maniera efficace, anche attraverso una costante informativa con le parti sociali, le operazioni di controllo e la reale applicazione dell’ordinanza, affidata alle autorità sanitarie e di vigilanza (SPeSAL, INL), affinché dia risultati tangibili nell’azione di contrasto agli infortuni sul lavoro causati dall’elevata temperatura dell’aria, dall’umidità e dalla prolungata esposizione al sole”.