Leonardo, diversificare è l’unica strada percorribile

“Purtroppo l’incontro dei giorni scorsi con la Regione Puglia e l’azienda non ha prodotto i risultati e le prospettive auspicate dalle Rsu dello stabilimento Leonardo di Grottaglie, ma messo sul tavolo soluzioni tampone volte a gestire la situazione contingente. Se di positivo c’è che per ora sono stati scongiurati esuberi e cassa integrazione, è pur vero che il vero problema, che la Uil e la Uilm hanno sollevato da tempo, ovvero la necessità di smarcarsi dal sistema della monocommittenza, resta lì, con tutti i rischi che ne conseguono, anche e soprattutto alla luce della crisi del settore aereospaziale, acuita dalla pandemia Covid-19”.
Lo dichiara Andrea Toma, segretario regionale della Uil Puglia con delega all’industria.
“Diversificare la produzione – insiste Toma – è l’unica strada che porta al concreto rilancio della Leonardo nello stabilimento di Grottaglie. Proseguire su una visione che manca di reale prospettiva industriale, quando la ripresa del settore del trasporto civile è stimata non prima di un biennio, significa spegnere l’incendio con un bicchiere d’acqua. Eppure, sul piano di rilancio delle Aerostrutture , da noi sollecitato, tutto tace, così come registriamo un preoccupante silenzio anche sul fronte dell’accordo di programma sottoscritto con la Regione Puglia nel 2019. Tra l’altro, cominciano ad arrivare segnali di sofferenza anche dall’indotto: insomma, siamo di fronte a una platea, tra lavoratori diretti e indiretti, di circa 7000 addetti in tutta la Puglia (contando anche la presenza delle altre divisioni nel perimetro regionale), che meritano chiarezza sul futuro”.
Non solo Grottaglie, quindi. Toma annuncia che a breve “partirà una richiesta di incontro con la direzione della divisione elettronica difesa di Taranto e della divisione elicotteri di Brindisi, per monitorare nel suo insieme la condizione della Leonardo in Puglia”.

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