Busto e Vatinno: “Grazie a chi combatte in prima linea il Covid-19, ora si tuteli la loro salute con i fatti”

BARI – “Riteniamo che nel mezzo di una delle crisi più gravi del dopoguerra, tutti, a cominciare dalle istituzioni di ogni livello, abbiamo il dovere di mettere da parte la vena polemica, spesso alimentata dalla sete di consenso, per concentrarsi sull’unica, vera priorità: il contrasto al covid-19. E, in tale contesto, diventa fondamentale l’impegno per creare le migliori e più sicure condizioni possibili di lavoro a favore degli infermieri, dei medici, dei farmacisti, dei ricercatori e dei tecnici sanitari, del personale del 118 pubblico e privato, degli operatori socio-sanitari, del personale delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco che ogni giorno si schierano in prima linea, spesso con mansioni diverse da quelle acquisiste nel corso della loro formazione professionale o con esperienza limitata, mettendo a rischio la propria vita e quella dei loro cari, diventando in taluni casi, loro malgrado, veicolo di contagio. A loro dobbiamo non solo un enorme grazie per il sacrificio che stanno compiendo con encomiabile senso del dovere e abnegazione, ma anche concreta vicinanza in termini di sicurezza sul posto di lavoro”.

Lo dichiarano il segretario generale della Uil di Puglia, Franco Busto e il segretario generale della Uil Fpl di Puglia, Giuseppe Vatinno.“Stando ai dati dell’Istituto Superiore della Sanità – continuano – i soggetti a maggior rischio contagio sono proprio gli operatori sanitari che si dedicano all’assistenza diretta dei pazienti contagiati da covid-19, i tecnici di laboratorio addetti alla manipolazione dei campioni biologici, gli addetti alla santificazione degli ambienti contaminati, gli operatori della polizia locale chiamati a far rispettare le disposizioni delle autorità governative e sanitarie. A tutti questi lavoratori e lavoratrici vanno garantiti, senza se e senza ma, dispositivi di protezione individuali essenziali e a norma, che ad oggi ancora scarseggiano e che consentano lo svolgimento dell’attività nella massima sicurezza. L’aumento esponenziale dei casi di contagio sta portando molte strutture del settentrione al collasso, e non esistono certezze sulla possibilità che una situazione simile non possa ripetersi al Sud. Ecco perché la sicurezza del personale sanitario attualmente in servizio va preservata a ogni costo, per affrontare 

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