La riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario è possibile

 “Lo diciamo da anni, la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario da un lato aiuta lavoratrici e lavoratori a gestire meglio i tempi lavoro-vita privata e dall’altro aumenta la produttività aziendale e riduce i costi legati all’energia e al gas. La convergenza tra le esigenze produttive e di bilancio delle aziende e il benessere dei lavoratori è possibile. All’estero viene ormai attuata con successo in diversi Paesi, in Francia dal 2002 la settimana lavorativa è a 35 ore, in Danimarca e Norvegia è a 33 e in Olanda a 29 ore. La settimana a quattro giorni è attuata con successo anche in Belgio e in Islanda ed è in fase di sperimentazione dal 2021 in Spagna” spiega Gianni Ricci, segretario generale della Uil Puglia.

Inoltre “ricordiamo che l’Italia non ha ancora recepito due direttive comunitarie che mirano proprio a rendere più elastica l’organizzazione del lavoro. Una politica sociale del lavoro è ciò che ci chiede l’Europa. Esistono tuttavia esempi virtuosi. L’accordo siglato da Luxottica con i sindacati risponde ad una esigenza di migliorare la qualità della vita dei lavoratori. Come sindacato sosteniamo da anni la necessità di una maggiore flessibilità degli orari lavorativi, più garanzie e diritti per i lavoratori. In Puglia la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario potrebbe essere una soluzione per risolvere le tante crisi aziendali, per favorire l’immissione nel mondo del lavoro dei più giovani e consentire anche la reintroduzione dei lavoratori espulsi. Le istituzioni locali facciano la loro parte per favorire, anche sul territorio, accordi volti ad attuare modelli di riduzione dell’orario di lavoro nelle aziende pugliesi” conclude Ricci.

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