Vittima sul lavoro a Brindisi: più impegno per obiettivo zero morti

“Ancora una volta assistiamo inermi ed attoniti ad una morte sul posto di lavoro nel nostro territorio. Ogni parola, ogni commento, ogni affermazione assume ogni volta di più i contorni della stucchevolezza impotente, tanti e tali sono stati – e purtroppo continuano ad essere – gli episodi di infortuni ed incidenti mortali mentre si svolgono le proprie mansioni di lavoro. Davanti ad una vita che si interrompe proprio mentre mette in pratica il proprio genio, forza ed abilità ogni commento risulta vano e stucchevole”.

Lo dichiarano il segretario nazionale organizzativo e commissario straordinario della UIL Puglia, Emanuele Ronzoni e il coordinatore della UIL Brindisi, Fabrizio Caliolo.

“Il sindacato – continuano Ronzoni e Caliolo – non può e non deve mai perdere la sua voce proseguendo nella condanna forte, prioritaria e senza equivoci di ogni condizione e comportamento sul luogo di lavoro che possa compromettere la sicurezza di chi opera. L’obiettivo “zero morti sul lavoro” può diventare realistico solo se ci sarà un impegno forte della politica per porre freno a questa strage silenziosa. Le nostre proposte sono chiare, da tempo: incremento dei controlli attraverso nuove assunzioni di ispettori, divieto di accesso a fondi pubblici (a cominciare da quelli del Pnrr) per le aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e non applicano i contratti nazionali di lavoro sottoscritti dai sindacati più rappresentativi, maggiori investimenti in formazione e prevenzione, leggi più severe per chi antepone il profitto alla vita umana risparmiando sulle misure di sicurezza. Proposte che purtroppo sono finora rimaste inascoltate dal mondo politico e istituzionale”.

“Su Brindisi la sfida è decisiva – dicono ancora Ronzoni e Caliolo – sono troppi gli episodi negli ultimi anni. La Uil continuerà a promuovere con ancora maggiore decisione la cultura della sicurezza sul lavoro proseguendo l’azione di una promozione attiva a partire dalle giovanissime generazioni, entrando nelle scuole e nei centri di formazione professionale. Alla famiglia del lavoratore tragicamente scomparso stamani le condoglianze e la vicinanza più sentita da parte del Sindacato. A tutte le Istituzioni del territorio, a vario titolo coinvolte sul tema della sicurezza sul lavoro, l’invito a lavorare assieme alla sensibilizzazione pubblica e ad un rinnovamento reale e rapido delle modalità con cui si assicura il rispetto delle regole e normative esistenti. Perché sia davvero un «mai più».

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