Sit-in lavoratori della sanità in Regione

Un personale stremato che non riesce a coprire le mancanze di organico mina il diritto alla salute dei cittadini, oltre che il diritto ad un lavoro rispettoso dei tempi e delle modalità stabilite dal contratto di settore.

A 18 mesi dall’entrata in vigore, la DGR n.1490/2022 non sia ancora stata applicata. I datori di lavoro hanno l’obbligo di utilizzare il contratto nazionale Aiop Sanità Privata, essendo quest’ultimo uno dei requisiti essenziali per poter essere accreditati, pena la revoca dell’accreditamento per la carenza di uno dei requisiti di accreditamento.

I lavoratori di sanitaservice, i volontari del servizio 118 e gli specializzandi aspettano ancora la corresponsione delle somme già stanziate a titolo di premio Covid 2020. Ricordiamo che il premio Covid così come determinato nell’Accordo del maggio 2020 non è attribuito in base alla professionalità (medici, cps infermieri, OSS, etc.), ma per fasce di rischio e di disagio. Invece la Regione nonostante un accordo firmato ha deciso di dimezzare per queste categorie il premio.

Come Uil chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto sui fabbisogni delle sanitaservice, appena approvati, per esaminare l’adeguatezza della consistenza degli organici ivi stabiliti con le reali esigenze di servizio.

Chiediamo ancora l’intervento della Regione, da subito, per la messa in mora dei centri di riabilitazione di cui all’art.26 della Legge n.833/1978 che non provvedono ad applicare il CCNL Aiop Sanità Privata come previsto nella Delibera n.1490/2022 e nel caso, per chi non ottempera, avviare la verifica sul possesso dei requisiti stabiliti dalla normativa vigente in Puglia.

Il sit-in di questa mattina davanti alla sede della regione Puglia è solo il primo passo, se non dovessimo avere risposte concrete saremo pronti a future mobilitazioni al fianco, come oggi, di Cgil e Cisl.

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