Sanità: no al taglio degli screening e all’aumento dell’Irpef per coprire il disavanzo

“Leggiamo di soluzioni inconcepibili per fare fronte all’enorme disavanzo della sanità pugliese. Le ipotesi, trapelate in questi giorni, di un aumento dell’Irpef o del taglio degli screening oncologici non sono opzioni percorribili: le conseguenze di scelte politiche sbagliate ed errori di programmazione, a ogni livello e ripetuti negli anni, non possono essere pagati sempre e comunque dai cittadini e dalle cittadine pugliesi”.


Lo dichiara il commissario straordinario della UIL Puglia, Emanuele Ronzoni.


“È assurdo che un buco nella sanità, che i cittadini pugliesi pagano già caro in termini di qualità ed efficienza del sistema sanitario, debba essere risanato mettendo le mani nelle tasche dei pugliesi stessi con un aumento della tassazione, specie in un momento storico come l’attuale, in cui i salari e le pensioni sono già provate dalla crisi economica e dall’inflazione a due cifre. Inoltre, la prevenzione oncologica è fondamentale, privare migliaia di cittadini dell’accesso alla stessa sarebbe imperdonabile. La Regione Puglia individui altrove gli sprechi da eliminare, magari condividendo le proprie azioni con le parti sociali, e il Governo faccia la sua parte per scongiurare decisioni così drammatiche” conclude Ronzoni.

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