Novantasei bare per dire basta morti sul lavoro

Diciannove morti in Puglia sul lavoro da inizio anno. Un triste primato che mette la Puglia al secondo posto nella classifica nazionale dopo la Lombardia e a pari merito con Emilia Romagna e Campania, ma prima per incidenza nelle prime tre. Lo rivelano i dati Inail che registrano anche più di 2mila denunce di infortunio al mese da inizio anno. La provincia più colpita è Brindisi con 6 decessi, seguita da Lecce (4), Bari (4),  Foggia e Bat (2) e Taranto (1). Non ci stancheremo di evidenziare questa strage che si consuma indisturbata sotto gli occhi di tutti.

“Siamo qui a Bari con le bare delle lavoratrici e dei lavoratori morti lo scorso anno qui in Puglia. Questa campagna zero morti non è una campagna pubblicitaria è una battaglia giornaliera nella quale ci impegniamo a chiedere a tutti di mettersi a un tavolo affinché non ci siano più morti sul lavoro. Noi non ci fermeremo e porteremo queste bare anche in altre città perché non è accettabile non poter tornare a casa dal lavoro e non sono accettabili i tanti infortuni che cambiano per sempre la vita delle lavoratrici, dei lavoratori e delle loro famiglie” afferma Ivana Veronese, segretaria nazionale confederale Uil.

Il flashmob di questa mattina Mille Bare, al quale ha preso parte anche l’attore Ettore Bassi, è la prosecuzione naturale della nostra campagna Zeromortisullavoro che portiamo avanti da anni e con la quale chiediamo l’aumento dei controlli sui luoghi di lavoro con l’assunzione di nuovi ispettori, poi l’estromissione dai bandi pubblici delle aziende che non rispettano gli standard di sicurezza e che non applicano i contratti nazionali sottoscritti dai sindacati più rappresentativi, l’istituzione di una procura speciale per infortuni sul lavoro, l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro, più potere agli Rls (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza) per attività ispettiva, stop ai subappalti a cascata.

“Ci sono 96 bare qui in piazza Libertà perché tanti sono i morti che ha registrato la nostra regione lo scorso anno. Noi chiediamo al Governo misure importanti,  non basta più il cordoglio, vogliamo più ispettori, più controlli, più sicurezza sul lavoro vogliamo raggiungere il nostro obiettivo che è zero morti sul lavoro” spiega Gianni Ricci, segretario generale Uil Puglia.

Il flashmob di oggi voluto e organizzato dalla Uil e dal patronato Ital Uil, con le bare esposte nelle strade delle città del nostro Paese, mira a sensibilizzare l’opinione pubblica e la politica sul dramma delle morti sul lavoro. La tappa barese è la settima, dopo gli appuntamenti di: Roma, Napoli, Firenze, Milano, Bologna e Perugia.

“Questa iniziativa ha un forte impatto sociale perchè purtroppo questa è una tragedia che accompagna tanti lavoratori nell’ambito lavorativo” sostiene Maria Candida Imburgia, direttore generale nazionale Ital Uil.

I numeri parlano chiaro, si continua a morire sui luoghi di lavoro, i dati di quest’anno non sono un’eccezione. Nel 2023, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale morti sul lavoro in Puglia i morti sul lavoro sono stati 96 (di cui 62 sul luogo di lavoro). Nel 2023 la Puglia ha avuto tre province in soglia rossa per numero di morti sul lavoro, la Bat addirittura sesta nella classifica nazionale per incidenza degli infortuni. In Puglia si sono registrate il 9,3% di tutte le tecnopatie accertate in Italia. In tutto il 2023 sono state sporte 27.580 denunce per infortunio sul lavoro in Puglia, una media di 75 al giorno. Numeri esorbitanti di cui nessuno si fa carico ma che continuano ad alimentare un sistema che non mette al centro la salute dei lavoratori.

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