Mai più morti sul lavoro, le proposte della Uil Puglia

Dopo l’ennesima tragedia sul luogo di lavoro, in cui cinque lavoratori hanno perso la vita a Firenze nel silenzio assordante delle istituzioni, metalmeccanici ed edili di Uil e Cgil sono scesi in piazza, scioperando due ore a fine turno. Al fianco dei lavoratori il Consiglio della Uil (che comprende tutte le categorie e i rappresentanti territoriali) che si è prima riunito per approvare un documento nel quale si impegna a portare avanti tutte le iniziative per contrastare le morti sui luoghi di lavoro e dopo si è spostato in piazza a Bari per protestare con edili e metalmeccanici.


“I fatti di questi ultimi giorni in Toscana ci hanno dato una motivazione aggiuntiva, già da qualche tempo noi stavamo chiedendo al Governo un impegno maggiore, è chiaro che queste morti chiamano in causa la coscienza di tutti. Oggi in tutte le piazze, davanti alle prefetture, stiamo chiedendo con forza un impegno del Governo. La ministra del Lavoro ha accennato qualcosa ma ancora di concreto non abbiamo visto nulla, chiediamo una procura speciale, chiediamo che vengano considerati omicidi quelle morti che hanno una responsabilità di quei datori di lavoro che non rispettano le norme e chiediamo una sensibilità anche dei lavoratori, chiediamo prevenzione e formazione” dichiara Emanuele Ronzoni, segretario nazionale organizzativo.


Il Consiglio ha dato mandato alla segreteria regionale di portare avanti un’azione sindacale condivisa con le categorie territoriali e basata sulle proposte della UIL che solleciti le istituzioni locali (Regione Puglia, Città Metropolitana, Province e Anci) e le parti datoriali all’individuazione di misure mirate a ridurre l’impatto degli infortuni sul lavoro nella nostra regione.


“È diventata una situazione inaccettabile, in questo Paese non si può morire per lavoro. Contiamo 1.040 vittime del lavoro l’anno scorso.
Pensate cosa sarebbe successo se queste morti fossero state morti di mafia, quale sarebbe stata la reazione dello Stato? Noi chiediamo che ci sia una reazione a ogni livello. Facciamo delle richieste al governo regionale, chiediamo di creare delle black list, evitando che le aziende che negli ultimi anni hanno violato le norme sulla sicurezza o non hanno applicato correttamente i contratti di settore firmati dai sindacati più rappresentativi possano partecipare agli appalti pubblici, chiediamo il coraggio alle associazioni datoriali di mettere fuori dalle loro associazioni le aziende che hanno violato le norme sulla sicurezza e le tutele contrattuali. È il caso di iniziare veramente a parlare di sicurezza e non solo ad esprimere cordoglio quando queste tragedie accadono, abbiamo bisogno di concretezza e fatti” afferma Gianni Ricci, segretario regionale della Uil Puglia.


Al termine del Consiglio è stato approvato il documento che si articola in quattro punti: una legge regionale che preveda la costituzione di una patente a punti regionale per le aziende che intendono presentare la propria candidatura a bandi di evidenza pubblica, che penalizzi le aziende che hanno violato le misure di sicurezza o non hanno applicato correttamente i contratti nazionali di settore firmati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative. L’istituzione di un tavolo permanente con le parti datoriali volto al monitoraggio costante degli appalti e dei cantieri in atto e a intensificare e valorizzare il rapporto con gli Rls e Rlst nei luoghi di lavoro. L’implementazione di fondi regionali destinati alla formazione per la sicurezza nei luoghi di lavoro, prevedendo uno specifico capitolo di spesa per la formazione all’interno delle scuole al fine di creare una cultura della sicurezza che intervenga sulle prossime generazioni di lavoratori. Intensificare i rapporti con INAIL regionale al fine di monitorare con maggiore costanza ed efficacia il fenomeno degli infortuni nei luoghi di lavoro.

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