Influenza e Covid, pronto soccorso in affanno. “Assunzioni subito”

“Il picco influenzale e la concomitante recrudescenza del Covid stanno mettendo a dura prova i pronto soccorso di Puglia e i reparti in area medica.  Stando ai dati in nostro possesso gli accessi sono notevolmente incrementati nelle ultime due settimane, bambini e adulti necessitano di ricovero. In molti ospedali stanno riaprendo reparti dedicati al Covid e stanno aumentando i posti letto in area medica, una misura tampone che non risponde alle esigenze di cura e sicurezza né dei pazienti né degli operatori sanitari. Il personale si trova nuovamente a dover affrontare una situazione emergenziale con turni massacranti” spiegano Paola Bruno, segretaria generale UilFpl Puglia e Gianni Ricci, segretario generale Uil Puglia. “I recenti casi di cronaca con le aggressioni al personale medico e sanitario in tutta Italia sono la risposta ingiustificata ad una situazione esasperante. I tempi di attesa si sono allungati e il diritto di cura non viene più garantito.  Continuiamo a chiedere, ancora una volta, un piano straordinario di assunzioni. Il personale è stremato e in settori così delicati dove se sbagli viene messa a rischio la vita umana non si può agire sempre con misure tampone. Lavorare in condizioni sicure è fondamentale e imprescindibile sia per la salute dei pazienti che per l’operatività degli operatori”.

I dati di accesso ai pronto soccorso e i dati relativi all’incidenza delle sindromi influenzali e virus respiratori parlano di 18,7 casi ogni mille assistiti nell’ultima settimana dello scorso anno.

“La sanità pugliese arranca, si avvicina la data di chiusura del bilancio sanitario, non vogliamo arrivare come lo scorso anno a raschiare il fondo del barile per trovare 400 milioni, non vogliamo essere chiamati il giorno prima della sua approvazione a cose già fatte. La sanità necessità di una programmazione di lungo respiro che sia in grado di reggere in assoluta tranquillità situazioni emergenziali e che sia in grado di garantire il diritto alla salute per i pugliesi e condizioni di lavoro sicure per gli operatori” concludono Bruno e Ricci.

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