Bombardieri alla Festa nazionale “Basta con il precariato”

“Occorre risolvere il problema dei precari e rinnovare i contratti, ad iniziare da quelli della sanità. In questo Paese c’è un tema ed è quello salariale. Abbiamo sempre sostenuto e rivendicato che il salario minimo nasceva per evitare che i Paesi privi di contratto nazionale avessero un salario minimo troppo basso. Noi in Italia abbiamo la fortuna di avere i contratti nazionali, ma abbiamo una situazione di lavoro povero, sfruttato e sottopagato. Quindi il salario minimo può essere utile se agganciato ai minimi contrattuali dei contratti maggiormente rappresentativi” ha dichiarato Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil durante la festa nazionale del sindacato che si è tenuta a Bari il 7 e l’8 luglio.

Un momento di incontro e dialogo tra i vertici sindacali, i suoi iscritti e le cittadine e i cittadini di Bari che hanno preso parte alle tavole rotonde organizzate sui temi che più stanno a cuore alle persone e di cui il Governo nazionale non si sta facendo carico.

La questione salari va ben oltre il minimo stabilito dai contratti “Un dato che emerge è quello della differenza della media salariale fra noi e il resto d’Europa. L’Istat certifica un divario intorno ai tremila euro. Fra noi e la Germania è di ottomila euro. “Poi è vero che ci sono dati che dicono che l’occupazione sta crescendo, ma mi pare che emergano alcune alcune criticità che riguardano donne, giovani e Mezzogiorno. Sono i temi sui quali noi chiediamo al governo di intervenire” ha continuato Bombardieri richiamando anche un altro tema caro al sindacato, i giovani e la loro concreta possibilità di arrivare alla pensione.

“Se il lavoro è precario le pensioni del domani saranno da fame. E dobbiamo decidere adesso come creare una pensione di garanzia per i giovani. Quella vergogna fatta erodendo ‘Opzione donna’ sulla quale il governo non ha dato risposte e che ha colpito ventimila donne, è incredibile che uno dei temi principali delle campagne elettorali di tutti i partiti sia quello delle donne e appena c’è stata l’occasione ventimila donne che potevano andare in pensione sono state mortificate”.

A tutte queste condizioni che sono generalizzate su tutto il territorio, il segretario generale della Uil pone l’accento sulle specificità della Puglia e del Sud Italia “Rivendichiamo interventi sul Mezzogiorno, il tema delle diseguaglianze riguarda soprattutto il Sud. Inoltre c’è bisogno di parlare di investimenti, di infrastrutture, di sanità, di come diamo, a chi vive in queste terre, una possibilità in più. Abbiamo fatto un incontro con il ministro Schillaci e abbiamo chiesto di aumentare gli investimenti sulla sanità pubblica. Pensiamo che le condizioni della sanità riguardino tutti i territori, in qualsiasi parte d’Italia, in modo particolare nel Mezzogiorno. Servono più investimenti, serve fare le assunzioni. Non possiamo più perdere infermieri, medici, dottori che formiamo, investendo delle nostre risorse che poi vanno all’estero”.

Scroll to Top