Fesr-Fse 2021-2027: “Occasione da non perdere per un nuovo modello sostenibile con il lavoro protagonista”

La UIL Puglia presente con Gianni Ricci all’iniziativa della Regione Puglia “L’Europa ti cambia la vita”, organizzata nel teatro Petruzzelli di Bari, evento lancio di presentazione della programmazione Fesr-Fse 2021-2027.

“Chi pensa che il sindacato sia ancorato a vecchi modelli produttivi e sociali, si sbaglia di grosso. La UIL è sempre stata portabandiera dell’economia green, a tutela del territorio, dell’ambiente e del lavoro sicuro. Ma sbaglia di grosso anche chi pensa che economia green e lavoro non possano coesistere. Le risorse europee ci forniscono una enorme opportunità: investire in sostenibilità. In Puglia, un’economia circolare che cresca con una dotazione impiantistica all’avanguardia e nel rispetto dei principi di autonomia e prossimità non solo può migliorare le condizioni ambientali, ma divenire fonte di ricchezza per il territorio e aprire nuovi scenari e opportunità occupazionali che dobbiamo saper cogliere al volo”.

Per lo sviluppo della mobilità sostenibile, “i 10 milioni di euro stanziati dalla Regione per nuovi mezzi ecosostenibili sono un primo passo, ma bisogna accelerare per rinnovare l’intero parco mezzi del trasporto pubblico locale, ormai vetusto e inadatto a garantire un servizio efficiente e sicuro per utenza e addetti ai lavori”.

“Tema fondamentale è quello della transizione energetica e delle conseguenze che questo fenomeno avrà sui siti produttivi, in primis quelli dell’automotive, che insistono sul nostro territorio. Siamo convinti che l’attuale incertezza fomenti il problema di tutti quei comparti produttivi che, se non saranno accompagnati verso il cambiamento, sono destinati a soccombere a favore di chi all’estero si muoverà prima e meglio. Le ripercussioni sull’occupazione locale non potranno che essere negative. Decidere di non decidere non è lungimirante, discutere della questione con le aziende e con Federmeccanica pianificando il futuro del comparto sarebbe stato sicuramente più responsabile. Attendere e rimandare, evitare di programmare è una volontà che porterà effetti negativi che ricadranno sui lavoratori, un patrimonio di professionalità che al contrario dovrebbe essere valorizzato dai cambiamenti all’orizzonte”.

“L’Europa può cambiare le nostre vite, ma sta soprattutto a noi sfruttare questa grande occasione, oltre 5 miliardi di euro di fondi europei, per cambiare in meglio lo stile di vita delle comunità locali pugliesi e la qualità del lavoro”.

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