Aggressioni ai lavoratori Sanità, richiesta di incontro al Presidente Emiliano

“Ci rivolgiamo al Presidente e Assessore alla Sanità regionale Michele Emiliano per richiedere un incontro urgente al fine di affrontare e risolvere un problema di estrema gravità qual è quello della sicurezza del personale sanitario operante nelle strutture ospedaliere e in particolare nei pronto soccorso, ormai oggetto sempre più frequente di intollerabili aggressioni e atti di violenza. Riteniamo che la questione non possa più essere prorogata, ma che vadano ricercate quanto prima soluzioni concrete non solo a tutela di chi, quotidianamente, garantisce un servizio essenziale per le comunità del territorio regionale, ma della regolarità e della qualità stesse del sistema sanitario pugliese”.

E’ quanto si legge in una nota a firma della UIL FPL e del segretario generale regionale della categoria, Giuseppe Vatinno.

“Tale situazione è determinata dall’annoso problema della carenza di personale, oltre che dal continuo ricorso alle prestazioni di pronto soccorso dei codici bianchi e verdi, che dovrebbero essere svolti dalle strutture territoriali e che, invece, rivolgendosi ai pronto soccorso, producono intasamenti e lunghe code d’attesa che, a loro volta, generano reazioni spropositate da parte degli utenti e dei partenti che talvolta arrivano, come testimoniato da accadimenti di cronaca anche molto recenti, di qualche giorno addietro, all’aggressione fisica nei confronti del personale, al quale viene ingiustamente imputata la mancanza immediata dell’intervento”.

“Con la stagione estiva ormai nel pieno – prosegue Vatinno –  e a causa degli accorpamenti delle attività ospedaliere, il ricorso al pronto soccorso diventa ancor più assiduo a causa dell’inevitabile riduzione delle attività mediche, in particolare di medicina generale e pediatrica. Come categoria e come UIL in generale abbiamo in più frangenti sottolineato l’urgenza di individuare misure che garantiscano la sicurezza degli operatori sanitari: riteniamo che non ci sia più tempo per tergiversare, ma sia giunta l’ora di permettere ai lavoratori del sistema sanitario regionale di svolgere il proprio dovere nella massima serenità e in condizioni consone e adeguate alla domanda di salute che arriva dal territorio”.

“Ci rivolgiamo al Presidente e Assessore alla Sanità regionale Michele Emiliano per richiedere un incontro urgente al fine di affrontare e risolvere un problema di estrema gravità qual è quello della sicurezza del personale sanitario operante nelle strutture ospedaliere e in particolare nei pronto soccorso, ormai oggetto sempre più frequente di intollerabili aggressioni e atti di violenza. Riteniamo che la questione non possa più essere prorogata, ma che vadano ricercate quanto prima soluzioni concrete non solo a tutela di chi, quotidianamente, garantisce un servizio essenziale per le comunità del territorio regionale, ma della regolarità e della qualità stesse del sistema sanitario pugliese”.

E’ quanto si legge in una nota a firma della UIL FPL e del segretario generale regionale della categoria, Giuseppe Vatinno.

“Tale situazione è determinata dall’annoso problema della carenza di personale, oltre che dal continuo ricorso alle prestazioni di pronto soccorso dei codici bianchi e verdi, che dovrebbero essere svolti dalle strutture territoriali e che, invece, rivolgendosi ai pronto soccorso, producono intasamenti e lunghe code d’attesa che, a loro volta, generano reazioni spropositate da parte degli utenti e dei partenti che talvolta arrivano, come testimoniato da accadimenti di cronaca anche molto recenti, di qualche giorno addietro, all’aggressione fisica nei confronti del personale, al quale viene ingiustamente imputata la mancanza immediata dell’intervento”.

“Con la stagione estiva ormai nel pieno – prosegue Vatinno –  e a causa degli accorpamenti delle attività ospedaliere, il ricorso al pronto soccorso diventa ancor più assiduo a causa dell’inevitabile riduzione delle attività mediche, in particolare di medicina generale e pediatrica. Come categoria e come UIL in generale abbiamo in più frangenti sottolineato l’urgenza di individuare misure che garantiscano la sicurezza degli operatori sanitari: riteniamo che non ci sia più tempo per tergiversare, ma sia giunta l’ora di permettere ai lavoratori del sistema sanitario regionale di svolgere il proprio dovere nella massima serenità e in condizioni consone e adeguate alla domanda di salute che arriva dal territorio”.

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